I social network hanno cambiato radicalmente il nostro modo di comunicare e interagire, il prezzo pagato è stato la progressiva perdita di spazio per la cultura e il dibattito più approfondito. L’introduzione degli algoritmi, specialmente a partire dal 2016, ha modificato l’esperienza degli utenti, sostituendo l’ordine cronologico con contenuti suggeriti, spesso indesiderati.
Prima, i social network fungevano da vere reti sociali, con forum e comunità tematiche che favorivano discussioni di qualità e costruzione di reputazione. Oggi, invece, gli algoritmi promuovono sempre più spesso contenuti superficiali e virali, riducendo le interazioni significative a favore di una rapidità superficiale.
Piattaforme come Tumblr, Facebook e Twitter hanno subito trasformazioni simili, abbandonando in parte il loro spirito culturale originale. Tumblr, una volta noto per la sua libertà di espressione, è stato influenzato dalla corsa agli influencer e dagli algoritmi, che ne hanno profondamenrto modificato la sua essenza originaria.
Nonostante ciò, le piattaforme sociali continuano ad essere importanti per raggiungere un vasto pubblico e scambiare informazioni. Il futuro potrebbe riservare nuovi modelli o reti sociali che pongono maggiore enfasi sulla cultura e sul dibattito approfondito.
Nonostante il “declino culturale” causato dagli algoritmi e dalla diffusa superficialità, c’è ancora speranza per una significativa diffusione culturale veicolata dai social network. Gli utenti e i creatori di contenuti devono cercare di utilizzare le piattaforme in modo critico, sfruttando al meglio gli spazi disponibili per mantenere discussioni culturalmente rilevanti e di qualità. Solo così si potrà sperare di riportare la cultura al centro delle dinamiche sociali.
